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Every Year, Giovanni consider some "trends" based on his consultant experience. This trends have been gathered in the last six months, and are printed at regular basis. This thoughts are note merely "preference", but are strong opinions based on IT firms products, cleared by buzz-words and soap-opera-like scoop (like "Wired" bad ideas are :).
CMS Market is still facing PHP simplicity versus huge software house products.
Druapl & Wordpress are good. Drupal is an ace if you are very dynamic needs. For instance, multi-language sites, forums, polls and so on are a snap to install. But if usability is a concern, choose wordpress. joomla/Mambo are not so good in my own opinion, but I’d like to her a comment from you.
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La britannica Nature, una delle più antiche ed importanti riviste scientifiche, forse, in assoluto quella considerata, insieme a Scienze, di maggior prestigio nell'ambito della comunità scientifica internazionale, il 7 agosto, in un dettagliato articolo dal titolo "Clean hands, please" (Mani pulite, per favore) avverte: "...Per di più le connessioni tra i Ministeri della sanità e del welfare con il sistema industriale sono sgradevolmente strette: per esempio la moglie del ministro Maurizio Sacconi è direttrice generale di Farmindustria, l'associazione che promuove gli interessi delle aziende farmaceutiche ... Infatti il Governo Berlusconi ha già manifestato l'inquietante tendenza di permettere a interessi industriali di estendere la loro influenza su agenzie dello Stato". Nature, che, a differenza di quanto accade nel nostro Paese, dove la memoria viene considerata ingombrante, ricorda che gli scandali nel nostro Ministero della Salute abbiano origini lontane risalendo ai tempi dei De Lorenzo, dei Poggiolini, ecc. "Il Governo", conclude Nature, "dovrebbe pensare due volte se può essere il caso di riaprire la porta che è stata sbarrata dopo il caso Poggiolini". Ma vi siete mai domandati perché in tv appare sempre il viceministro alla salute Fazio ed il Ministro Sacconi no? Ma è normale che per sapere cosa è avvenuto e cosa ancora avviene in Italia, dobbiamo leggere la stampa estera?
Sì e normale, anzi tra un pò i giornali non parleranno più di nulla che Berlusconi non voglia. -
Gli iMac intel vecchio modello (bordo bianco e plastica trasparente) e i MacBook Pro, dispongono di una modalità di “sospensione” simile a quella di WindowsXP. Sospettiamo che tale feature sia disponibile per tutti i mac intel venduti dal 2007.
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Non è la prima volta che seguiamo i tentativi di Mr Murdoch di rendere a pagamento le notizie: leggiamo su Repubblica.it di questi giorni:
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Assomiglia alla storia di Davide e Golia, con il giovane armato di fionda che batte il gigante, il lungo duello tra la Apple e George Holtz, lo studente fuoricorso che riesce regolarmente a vanificare gli sforzi del colosso informatico guidato da Steve Jobs per limitare luso delliPhone ai soli prodotti graditi allazienda. Oppure a Tom e Jerry, dove il topo dispettoso ribalta le parti e manda il gatto al manicomio. I tentativi della Apple di mettere il suo gioiello al riparo dalle incursioni di Hotz vanno avanti infatti da tempo con risultati sempre più frustranti. Questo mago dellhackeraggio di appena 20 anni ha riconquistato ora gli onori della cronaca negli Stati Uniti dando alla luce il suo capolavoro. "Si chiama Blackra1n ed è un software in grado di sbloccare un iPhone in appena due minuti: tutto ciò che devono fare gli utenti è infilare il loro cellulare nel pc, lanciare lapplicazione e premere un bottone", scrive con malcelata ammirazione il mensile Wired. In sostanza, lo straordinario successo di Holtz consiste nel riuscire a vanificare lo sforzo della Apple per decidere cosa si può fare con il suo apparecchio e con quali programmi. Una volta "aperto" con la chiave virtuale che Holtz mette a disposizione gratis online, liPhone è in grado di capire e far funzionare anche quelle applicazioni che nelle intenzioni della casa costruttrice dovrebbero essergli vietate. A pagarlo sono infatti le aziende interessate ad entrare anche nel mercato degli utenti iPhone.
via Il genietto della pirateria che spaventa Steve Jobs - Tecnologia - Repubblica.it.